sabato 29 dicembre 2012

Propositi per l'Anno che Verrà



Impedire che una giornata di pioggia mi rovini l'umore.
Invece di continuare a pensare ad una persona cara, chiamarla per dirle ciao! In fondo nessuno è un medium.
Cominciare a pensare alle rughe come a delle avvedute consigliere, anziché trattarle come nemiche da battere.
Ascoltare attentamente i consigli delle signore ultrasessantenni in merito all'altro sesso. Se a vent'anni avessi fatto miei gli aforismi delle quarantacinquenni, mi sarei risparmiata un sacco di guai.
Smettere di essere austera, come una cara amica mi ha recentemente rammentato.
Esercitarsi nel dire almeno un No! al giorno. Mi è ormai chiaro che l'accondiscendenza non paga.
Ricordarsi che il tempo non è galantuomo.
Decidere, e in fretta, se sia preferibile ritrovarsi decrepita con molti rimpianti o con molti rimorsi, calcolando che in caso di morte prematura i rimorsi presuppongono maggiore divertimento.
Continuare a ballare come un'indemoniata quando nessuno guarda.
Viaggiare di più.
Tenere bene a mente che l'amore verso se stessi non è un difetto, né una colpa, né una debolezza.
Farla finita con l'idea delirante che gli esseri umani abbiano un margine di miglioramento.
Sorridere ogni volta che si incontrano i propri nemici: nulla li infastidisce maggiormente.
Lasciare la porta aperta alla serendipità.
Farsi ritrarre nuda da un grande fotografo.
Leggere un libro scritto da un autore sconosciuto, basandosi solo sul titolo.
Scrivere una storia d'amore in dieci parole.
Piangere almeno una volta.

Rassegnarsi al fatto che essere felici non sia poi così difficile.


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