sabato 9 marzo 2013

Upside Down

Kirsten Dunst e Jim Sturgess


L'amore è talmente raro e trovarlo è così difficile che qualche volta bisogna andare a cercarlo in un altro mondo.

Upside Down narra la favola di due pianeti tanto vicini da potersi toccare e uniti da una doppia gravitazione. Le leggi fisiche che governano i due mondi impediscono ai rispettivi abitanti di mescolarsi tra loro, poiché tutta la materia viene attratta inesorabilmente verso il centro di gravità del pianeta da cui proviene. 
Come in ogni fiaba che si rispetti, i potenti del Mondo di Sopra sfruttano senza pietà le risorse dei derelitti del Mondo di Sotto.
Ed è qui che fanno irruzione Romeo e Giulietta.

Adam è un ragazzino del mondo depredato che vive in un orfanotrofio.
Eden è una bambina bionda e bellissima che abita nel ricco pianeta dove splende sempre il sole.
I due si incontrano ai confini tra le rispettive nuvole e fatalmente si innamorano; altrettanto fatalmente vengono separati e Adam trascorrerà dieci anni della propria vita nella convinzione che Eden sia morta. Quando scoprirà la verità sfiderà le leggi dell'universo per ritrovare il suo paradiso.

Upside Down ammicca a Metropolis di Fritz Lang, senza avere la presunzione di avvicinarsi a un tale capolavoro.
Juan Solanas, autore della sceneggiatura oltre che regista, costruisce un mondo (anzi due) sovvertendo i principi della fisica; effetti speciali e scenografie sono al servizio di una metafora sulla trascendenza dell'amore che non è appesantita da troppa retorica.
I cieli tempestosi, le montagne e le foreste immerse in una luce irreale, la sala da ballo in cui si danza tanto sul soffitto quanto sul pavimento, gli uffici spersonalizzanti di Transworld (la società che gestisce i rapporti tra sotto e sopra) sono allegorie del destino avverso, della ricerca del Graal, dei pericoli che l'inseguimento della felicità porta sempre con sé.
Jim Sturgess è l'impavido Adam, cacciato lontano dal suo paradiso e disposto a tutto pur di riaverlo. Spettinatissimo per tutto il film, anche quando è in giacca e cravatta, impersona il moderno cavaliere senza macchia con una certa baldanza e in alcuni momenti riesce ad essere esilarante. 
Eden ha le deliziose fattezze di Kirsten Dunst, l'unica attrice di Hollywood a non essersi raddrizzata i denti e ad avere perciò un sorriso autentico. Chiamarsi Paradiso può risultare impegnativo per molte ma per lei, che ha tenuto testa a quel disadattato di Spiderman, sarà stata una passeggiata. Qui è una fanciulla bellissima senza memoria del suo amato che sogna spesso una felicità perduta ma che non esiterà, una volta destata dal suo sonno, a battersi con coraggio per ritrovare Adam e per dar vita con lui ad un universo differente.
Timothy Spall, attore britannico già interprete di Otello e Macbeth a teatro, recentemente ammirato nei panni di Churchill ne Il discorso del re, è il nume tutelare dei ragazzi innamorati e sarà lui a escogitare la soluzione per il lieto fine.
Mitologia, Shakespeare, espressionismo. Solanas mescola molte suggestioni ma lo fa con leggerezza, aprendo alla speranza di un radioso futuro. E in questi tempi bui, come non essergli grati? 

  

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